
Appuntamento a Volgograd
Il secondo Forum Internazionale delle donne “DIALOGO SENZA FRONTIERE” (Dialogue without borders) tenuto a Volgograd in russia il 22 e il 23 Aprile 2013
Il tema del Forum del 2013 è stato: “DONNE DEL MONDO PER UN MONDO SENZA VIOLENZA”.
Ai lavori della sessione plenaria e delle separate sessioni hanno partecipato rappresentanze di Abkhazia, Belarus, Belgio, Regno Unito, Germania,India, Italia,Kazakhstan,Cina, Ukraina, Francia, Estonia e donne leader della Russia provenienti da Mosca, Penza e Khabarovsk e rappresentanti di associazioni economiche, organismi istituzionali ed organizzazioni sociali.
Grande adesione ha avuto l’intervento, nella sessione plenaria, dell’Assessore alle pari opportunità Maria Cristina Spinosa, rappresentante della città di Torino e Presidente dell’osservatorio Internazionale Sulle Vittime Di Violenza, che ha illustrato le competenze dei 10 dipartimenti tematici dell’Osservatorio ed i progetti di cooperazione internazionale diretti ad assicurare, in epoca di globalizzazione dei mercati, la globalizzazione dei diritti.
L’intervento dell’Assessore Spinosa
Tra questi la campagna “ 365 NO” per prevenire e contrastare, in tutti i giorni dell’anno, la violenza di genere in ogni ambito, familiare, lavorativo, sociale.
Nel corso del suo intervento l’Assessore Spinosa ha illustrato i successi conseguiti dalla Palestra dei Diritti attrezzata, grazie Comune di Torino, presso il Palazzo di Giustizia di Torino , in cui gli insegnanti del Metodo Globale autodifesa della Federazione nazionale arti marziali, insegnano gratuitamente alle donne di tutte le età a difendersi da ogni aggressione, fisica o morale, in ogni contesto. L’iniziativa virtuosa, di cui hanno beneficiato oltre mille donne nella città Torino, si è arricchita, grazie ai contributi dell’Osservatorio, con la diffusione alle iscritte di testi giuridici che insegnano loro come difendersi da stalking, mobbing, violenze sessuali, iniziativa che ha fatto così nascere il primo “ Gymnasium Of Human Rights”.
L’intervento del Dott. Fulvio Rossi
Nella sessione speciale è intervenuto il Direttore scientifico dell’Osservatorio internazionale Dott. Fulvio Rossi, che ha denunciato i costi sociali della violenza di genere nelle relazioni di intimità ,nei rapporti sociali e sul lavoro ( pari , secondo i consiglio d’Europa, a 34 miliardi di euro all’anno in ambito europeo, corrispondenti a 555 euro a testa ) ed ha illustrato le prospettive ed i rimedi istituzionali diretti evitare che nelle famiglie e nei luoghi di vita abituali delle donne, sociali e lavorativi , venga coltivata, trasmessa, celata e quindi legittimata dall’inefficienza abbandonica del sistema, la violenza di genere, i cui costi, paradossalmente, gravano non sul persecutore ma sulla collettività.
La presentazione originale relativa all’intervento del Dott. Fulvio Rossi è disponibile a questo LINK
Il progetto di riforme
Sono stati resi noti i danni alla salute, alla durata della vita , con la ulteriore caduta di difese immunitarie, causati dalla violenza sul partner e sui minori, alla luce della ultradecennale ricerca scientifica condotta dal Dott.Patrizio Schinco del Centro supporto e ascolto per le vittime DEMETRA.
E’ stata poi dal Direttore scientifico rappresentata la necessità di prestare la doverosa attenzione alle vittime, sollecitata anche dalla UE, non meno che agli imputati.
- Una serie di riforme a costo zero e che abbatterebbero notevolmente i costi sociali della violenza ( in famiglia e sul lavoro) sono state quindi elencate prendendo esempio dalle esperienze virtuose di alcuni paesi quali:
- L’ abolizione della prescrizione nei reati frutto di violenza di genere,( negli Stati Uniti d’America non esiste la prescrizione dei reati) ;
- La subordinazione dell’applicazione dei benefici di legge all’imputato al superamento, da parte sua, di un periodo di messa alla prova, come previsto in Italia per i minori;
- L’ assicurazione alla vittima di un risarcimento serio e non simbolico già nel corso del processo penale, come previsto dalla Direttiva comunitaria 2001/220 GAI;
- L’introduzione dei danni punitivi, che hanno trovato proficua applicazione nei sistemi di common law;
- L’istituzione di Sezioni giurisdizionali specializzate ed il divieto di affido dei minori al genitore violento ,come previsto dalla Ley organica spagnola 1 /2004;
- Il rendere obbligatorie le procedure di allontanamento dei violenti quando si verificano più di uno degli indici di allarme che precedono, secondo le statistiche, i femicidi, quali la recidiva di minacce o di violenza,lo stalking, la violazione degli obblighi di assistenza verso i figli minori ( come previsto nella legislazione austriaca, tedesca, irlandese ed in quella di alcuni Stati –New York, Minnesota e Washington-degli Stati uniti d’America) .
Risoluzione finale
Nel corso della solenne cerimonia del Forum sono state assegnate dal Sindaco di Volgograd le onorificenze al merito alle donne di eccezionale successo professionale contraddistintesi per la elevata profusione dell’impegno speso in Russia e negli altri paesi partecipanti, nei settori dell’economia, del lavoro, della scienza, dell’arte, delle istituzioni e, tra queste, sono state insignite del prestigioso riconoscimento la parlamentare europea Veronique de Keyser e l’Assessore alle pari opportunità del Comune di Torino Maria Cristina Spinosa .
Nella risoluzione finale del Forum è stata attribuita primaria considerazione all’OSSERVATORIO INTERNAZIONALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA ISTITUITO A TORINO ed è stato disposto un collegamento internazionale diretto, in particolare:
- alla elaborazione delle esperienze, delle pratiche virtuose , delle prospettive per lo sviluppo di una democrazia di genere;
- alla raccolta dei dati ed alla articolazione di un monitoraggio permanentemente aggiornato sulla violenza di ogni tipo , fisica, psicologica, economica e sessuale contro le donne ed i minori;
- al perseguimento degli obiettivi della pace fra i popoli e della sicurezza sociale, attraverso la adozione d misure di prevenzione contro ogni forma di violenza, discriminazione e razzismo, in armonia con i principi e le norme di diritto internazionale posti a presidio del vivere nelle società civile.
Preziosi ed essenziali, come pubblicamente riconosciuto da tutti i paesi partecipanti sono stati i contributi della città di Torino, laboratorio delle utopie possibili ,grazie alle cui iniziative germoglia la nuova stagione dei diritti del welfare state.